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Uomo VS Macchina è una disputa senza tempo con molte sfide etiche e legali. Quali sono le principali?

L’Artificial Intelligence è un aggregato di tecnologie – dal Machine Learning al Natural Language Processing – che permettono alle macchine di comprendere, imparare e agire come un essere umano. Negli ultimi anni ha trasformato la relazione tra le persone e la tecnologia, potenziando skills e creatività. Le principali capacità a supporto dell’uomo sono:

Elaborazione del linguaggio naturale – realizzazione, ad esempio, di discorsi, estrapolazione dati, risposte a domande;
Elaborazione delle immagini – riconoscimento di volti, recupero di immagini e video, Computer Vision;
Apprendimento – Machine Learning e intelligenza computazionale;
Ragionamento e classificazione – ragionamento automatizzato ed elaborazione di ontologie;
Interazione sociale – sistemi multi-agente, teoria dei giochi, coordinazione e collaborazione;
Interazione con l’ambiente – localizzazione, mappature e navigazione, e ultima ma non meno importante pianificazione di percorsi.

Dall’automazione di queste attività derivano altrettante sfide etiche da tenere in considerazione.

Alcune sfide derivano dalle scelte degli sviluppatori:

Bias – distorsioni involontarie che esistono nei dati e/o negli algoritmi o che possono essere introdotte da developer e utilizzatori;
Black Tech – sistemi creati ad hoc per soddisfare scopi dannosi;
Fairness – acquisizione di un vantaggio iniquo rispetto agli utilizzatori della tecnologia;
Privacy – mancato rispetto della normativa in materia di trattamento dei dati personali, monitoraggio e profilazione degli user;
Transparency – mancata trasparenza nei processi decisionali dell’Artificial Intelligence.

Altre, invece, riguardano persone, società e sistema economico-politico:

Equality – disuguaglianza nell’accessibilità alle tecnologie e nell’eliminazione delle discriminazioni;
Freedom – limitazione dei diritti del singolo (per esempio libertà di pensiero e di espressione, diritto all’oblio) e delle libertà collettive;
Job – implicazioni sul dipendente ed evoluzione del mercato del lavoro per la crescente automazione;
Psychology – minaccia del benessere mentale ed emotivo degli utenti;
Sustainability – utilizzo poco moderato delle risorse ambientali;
Trust – concentrazione di risorse economico-finanziarie, asset e, infine, know-how tecnologico.

L’etica dell’intelligenza artificiale, dunque, si basa su uno schema valoriale condiviso dalle strutture sociali e istituzionali dell’uomo, e i suoi principali obiettivi sono tutelare la dignità umana, rispettare i principi di sussidiarietà e agire in modo solidale.

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