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A partire dal 1° ottobre 2019 i fornitori del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) dovranno gestire i flussi d’ordine in formato elettronico tramite il Nodo Smistamento Ordini (NSO).

 

Istruzioni per l’uso

Il Nodo Smistamento Ordini (NSO) è una piattaforma, della Ragioneria di Stato del Ministero dell’Economia e delle Finanze, per l’interscambio di ordini e DDT tra gli enti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), gli intermediari ed i fornitori.

La Legge di Bilancio 2018, commi 411-415, ha previsto il canale per garantire la trasparenza negli approvvigionamenti pubblici e monitorare la spesa corrente del SSN. Nello specifico, tutti gli ordini di acquisto digitali delle PA dovranno essere trasmessi tramite il Nodo di Smistamento degli Ordini (NSO).

Inoltre, lo scorso 7 dicembre 2018 il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha stabilito le modalità di entrata in vigore dell’obbligo di emissione e trasmissione dei documenti riguardanti acquisti di beni e servizi tramite NSO. Il decreto annuncia la sua decorrenza per gli enti del Servizio Sanitario Nazionale a partire dal 1° ottobre 2019.

Infine, il decreto prevede che le fatture relative agli ordini d’acquisto non potranno essere liquidate, se non viene rispettata la procedura con il sistema gestionale del MEF. In questo modo, si rafforza la necessità di usufruire del nuovo strumento.

Attività di competenza

NSO monitorerà la trasmissione degli ordini ai fornitori, basandosi sullo standard europeo PEPPOL. Inoltre, dovrà interfacciarsi con la Piattaforma Crediti Commerciali (PCC), il Nodo di Smistamento dei pagamenti e degli incassi (SIOPE+), il Sistema di Interscambio (SdI) e la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP).

Dunque, le attività procedurali di riferimento sono:
garantire la correttezza formale dell’ordine;
assegnare all’ordine un Identificativo della Transazione (IdT) ovvero il numero di protocollo corrispondente all’interno della Piattaforma Crediti Commerciali (PCC);
inoltrare l’ordine al fornitore o all’intermediario identificato;
restituire all’emittente le notifiche associate;
inoltrare l’ordine di acquisto alla PCC, che acquisisce le informazioni delle transazioni, ne gestisce la coerenza e le utilizza per la Banca Dati delle PA.

 

Specifiche tecniche

Il MEF ha scelto di adottare lo standard PEPPOL (Pan-European Public Procurement On-Line), promosso dalla Commissione Europea nel percorso verso il Mercato Unico Digitale Europeo. In breve, questo standard è stato sviluppato per fornire alle PA un’infrastruttura per la gestione dei documenti digitali interessati dal ciclo di approvvigionamento di beni e servizi.

Praticamente, i documenti, oggetto dell’interscambio, sono:
Ordine, tracciato PEPPOL Order Transaction 3.0;
Ordine pre-concordato (emesso dal fornitore), tracciato PEPPOL Order Agreement Transaction 3.0;
Conferma d’ordine, tracciato PEPPOL Order Response Transaction 3.0;
Ordine di riscontro, tracciato PEPPOL Order Transaction 3.0.

Per quanto riguarda l’ordinazione, sono previsti tre profili:
Semplice, PEPPOL BIS Order only 3.0;
Completa, PEPPOL BIS Ordering 3.0;
Pre-concordata, PEPPOL BIS Order Agreement 3.0.

A tal proposito, la Ragioneria Generale dello Stato, Dipartimento del MEF, ha emanato lo scorso 15 marzo le regole tecniche relative alle modalità di emissione e trasmissione degli ordini. Nei prossimi mesi verranno predisposte e comunicate le linee guida per la gestione degli ordini elettronici.

Nel frattempo, i soggetti possono utilizzare il Nodo Smistamento Ordini dal 15 maggio 2019 secondo le regole tecniche oltre a poter anticipare la decorrenza dell’obbligo. Un esempio è Intercent-ER in Emilia-Romagna: interagisce con NSO grazie a NoTI-ER, l’intermediario PEPPOL per la trasmissione dell’ordine e la ricezione del documento di trasporto (DDT).