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La perdita di gettito IVA e la conseguente necessità di sostenere le imprese (PMI) soprattutto in seguito alla pandemia, spinge l’Unione Europea ad eseguire un intervento legislativo. Quest’ultimo è volto a rafforzare la cooperazione tra le autorità fiscali e ad armonizzare maggiormente le norme procedurali di e-invoicing in tutto il mercato interno.

La raccomandazione C1, contenuta all’interno della Proposta di risoluzione del Parlamento Europeo del 10 febbraio 2022, pone delle nuove sfide per la gestione degli adempimenti normativi e fiscali dell’azienda.

Il Parlamento europeo ha invitato la Commissione europea a:

  • Istituire una norma comune armonizzata per la fattura elettronica in tutta l’Unione.
  • Stabilire il ruolo della fatturazione elettronica nella rendicontazione in tempo reale.
  • Valutare la possibilità di introdurre gradualmente la fatturazione elettronica obbligatoria entro il 2023.
  • Sempre entro il 2023, esaminare la possibilità che il sistema fornisca ai contribuenti una parte degli adempimenti fiscali, rendendolo responsabile della conformità delle dichiarazioni.

Molti Paesi europei hanno già introdotto sistemi di fatturazione elettronica con standard eterogenei che dovranno essere riconsiderati alla luce del prossimo intervento normativo. 

Se non sai come affrontare la crescente complessità normativa sulla fatturazione elettronica, specifica per ogni Paese e imposte dai governi di tutto il mondo, ti aiutiamo a chiarire alcuni punti.

Agisci rapidamente

È necessario reagire rapidamente alla nuova legislazione sulla fatturazione elettronica.  

Per non causare rallentamenti a catena a livello aziendale è necessaria anche una soluzione sufficientemente flessibile, che permetta di mantenere connessi i sistemi SAP e non.

Inoltre, a seconda del Paese e della procedura da esso stabilita, potrebbe essere necessario comunicare con organizzazioni governative intermediarie, rendendo il procedimento ancora più complesso e dispendioso.

Nell’ambito della fatturazione elettronica l’Italia è stata una precorritrice poiché è stato il primo paese ad inserire l’obbligo di fatturazione elettronica B2B dal 1° gennaio 2019. 

L’Italia si è mossa prima e meglio rispetto a tutti gli altri paesi dell’Unione Europea e i Governi si stanno lentamente rendendo conto dei molteplici vantaggi di adottare un sistema di fatturazione elettronico simile a quello dell’Italia.

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