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La proposta europea VIDA (VAT in the digital age) sta segnando una svolta significativa nel panorama delle transazioni commerciali.

L’introduzione della fattura elettronica obbligatoria, programmata tra il 2024 e il 2028, sta non solo facilitando le transazioni B2B intracomunitarie ma anche eliminando gli ostacoli burocratici che fino a oggi hanno frenato l’adozione della fattura elettronica nelle transazioni domestiche.

Tuttavia, la strada verso questa trasformazione non è priva di sfide, e la Germania, pur avendo ottenuto l’approvazione dalla Commissione Europea, ha deciso di posticipare l’entrata in vigore della fattura elettronica B2B al 2026.

 

La posticipazione dell’obbligo fatturazione elettronica

Il Ministero delle Finanze tedesco ha annunciato affermando la messa a punto di un piano dettagliato per l’introduzione della fattura elettronica B2B in Germania. La proposta, oggetto di una consultazione pubblica conclusa l’8 maggio 2023, pone l’accento su diversi aspetti chiave.

Innanzitutto, l’introduzione graduale della fattura elettronica, originariamente prevista per il 2025, è stata posticipata al 2026. Ciò apre la strada a una transizione più morbida per le imprese, consentendo loro di adeguarsi progressivamente alle nuove normative.

Uno degli elementi più rilevanti della proposta è la possibilità per le imprese di anticipare l’adozione della fattura elettronica già dal 2025, dando loro la flessibilità di abbracciare il cambiamento in anticipo.

Tuttavia, la proposta precisa che tutte le imprese dovranno essere in grado di ricevere fatture elettroniche a partire dal 2025, preparando il terreno per un’implementazione su vasta scala. La proposta include anche l’utilizzo dell’EDI fino al 2028, fornendo un periodo di transizione esteso per adattarsi alle nuove dinamiche della fatturazione elettronica.

 

Il modello tedesco di fatturazione elettronica

Per quanto riguarda i dettagli operativi, la Germania sta esplorando diverse opzioni per la trasmissione delle fatture elettroniche e l’interazione tra fornitori, clienti e autorità fiscali. Modelli come il “5-corner model” via Peppol o un sistema simile a quello francese (schema ad y), che utilizza piattaforme private certificate, sono in fase di valutazione.

La tendenza sembra orientata verso un modello decentralizzato, in contrasto con il sistema centralizzato italiano dello SdI.

 

La nuove tempistiche

Il Ministero delle Finanze tedesco ha chiarito ulteriormente il quadro temporale dell’implementazione.

  • Dal 1 gennaio 2025, le imprese saranno tenute ad accettare fatture elettroniche conformi alla norma EN16931, con gradualità nelle fasi successive per eliminare progressivamente le fatture non conformi.
  • Dal 2026, le imprese con un fatturato superiore a 800.000 euro non potranno emettere più fatture su carta o in formati elettronici non strutturati, e dal 2027 questa restrizione si estenderà a tutte le aziende.
  • Infine, dal 1 gennaio 2028, solo le fatture elettroniche conformi a EN16931 saranno ammesse, segnando il completamento del processo di transizione.

Questo rigoroso piano temporale dimostra la determinazione della Germania nell’implementare un modello di fatturazione elettronica B2B simile a quello già adottato con successo in Francia e Italia.

La chiara roadmap delineata dal governo tedesco è destinata a guidare le imprese attraverso questa rivoluzione digitale, aprendo nuove opportunità e promuovendo l’efficienza nel settore delle transazioni commerciali.