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Dedicated offre un servizio di Access Point certificato Peppol e NSO (Nodo Smistamento Ordini), ed un’integrazione diretta con molteplici sistemi ERP, tra cui SAP, per tutti i processi post-award. In questo articolo approfondiamo le caratteristiche generali del Documento di Trasporto (DdT) Peppol, rimandando ad un secondo aggiornamento ulteriori approfondimenti tecnici.

Ad oggi, in Italia, il DdT Peppol è richiesto solamente dalla regione Emilia-Romagna, attraverso il nodo Intercent-ER che ne ha curato, con AgID, l’implementazione.

Il profilo adottato per lo sviluppo del DdT è il CEN WS/BII2 “Profile BII30 Dispatch Only”, esteso in base ai requisiti del modello italiano di e-Procurement.

Il “profilo” serve per:

identificare lo scenario in cui si svolge il processo di business;
descrivere la transazione che compone il processo;
definire le regole di business entro cui si deve svolgere il processo e la singola transazione;
indicare quali informazioni vengono scambiate nella transazione.

Lo scenario è quello in cui un fornitore (cedente) notifica il ricevente (cessionario) circa la spedizione di un certo quantitativo di merce ordinata con un Documento di Trasporto (DdT).

Nel processo di spedizione la transazione di consegna della merce si descrive con il Documento di Trasporto, che al suo interno contiene informazioni di varia natura:

dati di trasporto e strutturazione dell’imballo;
ordini di riferimento e quantità residue/inevase;
altre informazioni di supporto all’accettazione della merce.

Specifiche tecniche

La sintassi di riferimento è UBL 2.1, come per gli altri documenti PEPPOL BIS 3. Il flusso si identifica per avere nel campo “ProfileID” il valore “urn:fdc:peppol.eu:poacc:bis:despatch_advice:3”, mentre viene richiesto, nel campo “CustomizationID”, il valore “urn:fdc:peppol.eu:poacc:trns:despatch_advice:3 :extended:urn:www.agid.gov.it:trns:ddt:3.1”.

I principali tag per identificare i soggetti coinvolti sono:

DespatchSupplierParty: Mittente o Speditore;
DeliveryCustomerParty: Consegnatario o Destinatario;
BuyerCustomerParty: Acquirente (opzionale);
SellerSupplierParty: Venditore (Opzionale);
OriginatorCustomerParty: Committente (Opzionale);
CarrierParty: Vettore (Opzionale).

I tag OrderReference e OrderLineReference riportano gli ordini di riferimento, rispettivamente in testata ed in riga. Da notare che, se il DdT si riferisce a più Ordini, questi vanno indicati esclusivamente in riga.

Ogni spedizione ha più elementi identificativi, alcuni fondamentali ed altri accessori. Ad esempio, sotto il profilo normativo, il numero di Documento di Trasporto è obbligatorio, viceversa la sintassi UBL richiede necessariamente lo ShipmentID.

LEGGI ANCHE: Peppol e NSO: Ordine semplificato e ERP aziendale

Riepiloghiamo di seguito i principali tag utilizzati per individuare univocamente un documento:

DespatchAdvice ID: Identificativo del documento (Numero DdT);
Shipment ID: Identificativo della spedizione (se non noto, valorizzare con “NA”);
Consignment ID: Identificativo del trasporto (da parte del Vettore);
Delivery TrackingID: Identificativo del Delivery tracking.

La piattaforma DMP (Digital Microservices Platform), inoltre, si integra direttamente con sistemi SAP ECC ed S/4, e genera ed elabora DdT Peppol a fronte di transazioni:

Consegna (DELVRY);
Documento di trasporto (SHPMNT).

Infine, per avere un esempio di flussi in entrata e in uscita da/verso l’ERP SAP per ordini e DdT elettronici in ambito sanitario tramite la piattaforma a micro-servizi DMP, scarica l’infografica di approfondimento “Full Outsourcing di PEPPOL post-award”.