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Filosofe, scienziate, informatiche. Abbiamo raccolto le storie di 5 donne che hanno contribuito allo sviluppo dell’informatica moderna, spesso rimanendo dietro le quinte.

Molte conquiste scientifiche e culturali sono attribuite alle donne del passato. Grazie a loro oggi si vedono più donne partecipare con ruoli di primo piano nei campi della scienza, della politica e dell’economia.

Di seguito, 5 brevi approfondimenti sulle figure femminili più citate dalla storia dell’informatica.

Ipazia

Matematica, astronoma e filosofa dell’epoca tardo ellenistica venne assassinata dalla folla in un clima di ripudio religioso della cultura e della scienza. Con lei ci ha lasciato l’ultima scienziata eminente di quell’epoca, tanto che gli studi filosofici e scientifici ellenistici sono stati riscoperti successivamente nel Rinascimento, un millennio dopo.
Ipazia (Alessandria d’Egitto, seconda metà del IV secolo – 415) è una delle poche scienziate ad essere citata in quasi tutte le opere storiografiche delle scienze naturali. Le materie di suo maggiore interesse sono la meccanica e la tecnologia applicata, mentre le invenzioni attribuitele sono un areometro e un astrolabio piano.

Ada Lovelace Byron

Figlia di Lord Byron, Ada Lovelace (1815-1852), è diventata una delle donne più famose d’Inghilterra e di tutta Europa per il suo indiscusso talento nel campo della matematica. Molti la definiscono una matematica, mentre Ada preferiva definirsi analista e studiosa di metafisica.
Si è distinta, riuscendo a ipotizzare – prima dei tempi – le capacità dei computer oltre il mero calcolo numerico. A suo nome è intitolato il linguaggio di programmazione Ada, sviluppato verso la fine degli anni Settanta su iniziativa del Dipartimento della Difesa (Dod) degli Stati Uniti d’America.

Le più celebri donne del secolo scorso sono:

Grace Hopper

Grace Hopper (1906-1992), matematica e informatica americana, nel 1949 è entrata a far parte della Eckert-Mauchly Computer Corporation. La società ha sviluppato uno dei primi computer digitali, l’Eniac.
Da molti considerata la pioniera della programmazione informatica, è ricordata soprattutto per aver riportato il primo bug della storia nel 1947 con il team di sviluppo del Computation Laboratory di Harvard.

Suor Mary Keller

Suor Mary Keller (1913-1985), una delle prime donne in America a conseguire un dottorato in informatica, nel 1958 ha lavorato presso il Computer Center dell’Università di Dartmouth. Questo istituto, allora composto da soli uomini, ha sviluppato il linguaggio di programmazione BASIC.
Il suo merito più grande è l’aver sostenuto le potenzialità del computer quale mezzo per l’accesso alle informazioni e la promozione dell’istruzione. 

Anita Borg

Informatica americana, Anita Borg (1949-2003) ha sviluppato Mecca, un sistema di comunicazione via e-mail dedicato alle community. Nel 1987 ha fondato Systers, una community professionale per donne con la passione per le materie tecnologiche.
È stata anche la fondatrice dell’Institute for Women and Technology con lo scopo di colmare il divario di genere. Dopo la morte di Anita nel 2003, hanno ribattezzato l’organizzazione The Anita Borg Institute for Women and Technology.

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