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Il concetto di degradazione digitale

Per comprendere appieno il significato di degradazione graduale bisogna prima definire il termine degradazione digitale.

A tale scopo possiamo fare un parallelismo con i geroglifici.

Questi ultimi sono stati utilizzati per molti millenni e, in molti casi, sono ancora presenti oggi.

Tuttavia, la maggior parte hanno subito un’erosione importante nell’arco di centinaia di anni e sono molto meno leggibili.

Oltre ai problemi di leggibilità, sono pochissime le persone al mondo in grado di interpretare ciò che è stato inciso o dipinto.

Questa rappresentazione è molto simile al decadimento digitale e al deterioramento dei file nel corso del tempo.

Nel caso del mondo digitale bisogna tenere a mente che le cause per cui i dati si corrompono, diventano inutilizzabili o vengono abbandonati nel corso del tempo sono tre:

– Progressi dell’hardware
– Aggiornamenti e modifiche del software
– Cambiamenti delle informazioni su Internet

 

Degradazione graduale applicata ad una piattaforma digitale

In un sistema distribuito (come un’architettura a microservizi) non c’è modo di garantire che tutte le dipendenze siano sempre disponibili.

Uno dei servizi può fallire, cambiare, essere transitoriamente non disponibile o rallentare

Per garantire la continuità, i servizi devono essere progettati e implementati in modo che il sistema complessivo continui a svolgere un lavoro utile.

La degradazione graduale si verifica quando un componente (come un microservizio) continua a funzionare con funzionalità degradate, quando non è in grado di funzionare completamente con piena funzionalità o a piena velocità.

Durante la “graceful degradation”, il sistema offre solo l’insieme minimo di servizi critici, evitando in tal modo interruzioni totali.

 

 

Degradazione graduale o graceful degradation

La degradazione graduale o controllata è la capacità di un computer, di una macchina, di un sistema elettronico o di una rete di mantenere una funzionalità limitata anche quando un’ampia porzione di esso è stata distrutta o resa inutilizzabile.

Lo scopo della degradazione graduale per un sistema o una piattaforma è quello di prevenire guasti catastrofici.

Idealmente, anche la perdita simultanea di più componenti non comporterebbe alcun tempo di inattività in un sistema dotato di questa caratteristica.

Quando avviene una degradazione graduale, l’efficienza o la velocità operativa diminuisce gradualmente con l’aumentare del numero di componenti che si guastano.

 

La differenza con la fault tolerance

La degradazione graduale è talvolta considerata equivalente alla tolleranza ai guasti (ovvero “fault tolerance”), ma esiste una differenza significativa!

I sistemi con tolleranza ai guasti sono progettati in modo tale che se un componente si guasta o un percorso di rete diventa inutilizzabile, un altro componente, una procedura nuova o un percorso di backup può prendere immediatamente il suo posto senza alcun impatto negativo sui singoli utenti.

 

L’applicazione ad una piattaforma digitale

I servizi e i record digitali si degradano in modo graduale nel tempo, a causa non solo di guasti ma anche di progressi dell’hardware, aggiornamenti e modifiche del software, o cambiamenti delle piattaforme o delle informazioni su Internet.

Una piattaforma digitale ideale deve, quindi, assicurare una degradazione graduale del servizio che vi permette di prevenire dei guasti catastrofici.

L’automazione dell’intera infrastruttura della piattaforma nel cloud crea dunque nuove opzioni di continuità aziendale.

Per quanto riguarda i record digitali, il cloud offre anche qui una rete di sicurezza ma è sempre buona norma eseguire più copie di backup e conservarle su dispositivi di archiviazione diversi.

 

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